Organi Umani e Mercato Nero ( a cura di Marinelli Giuseppina )
Il "Traffico di Organi" è l'attività illegale del commercio di organi umani utilizzati per il trapianto.
Vi sono due ipotesi di casistiche: una persona permette il prelievo di
propri organi dietro il pagamento di denaro oppure una persona è uccisa
durante l'intervento per prelevare organi configurando un legame tra il
traffico di organi e la scomparsa di minori e clandestini.
Secondo gli esperti dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nel mondo, vengono eseguiti 21.000 trapianti di fegato, 66.000 trapianti di rene e 6.000 trapianti di cuore. Il 5% degli organi proverrebbe dal mercato nero, per un giro d'affari stimato tra 600 milioni e 1,2 miliardi di dollari.
Negli ultimi anni, sono nate organizzazioni che mettono in contatto donatore e acquirente, per combinare interventi presso strutture sanitarie accondiscendenti in paesi dell'estremo oriente o del sud del mondo. A pagarne le conseguenze sono i cittadini più poveri che, per pochi spicci, sono disposti a cedere organi o parti di essi con effetti drammatici.Esseri umani vengono venduti come merce, pezzi di ricambio per soddisfare la domanda di ricchi malati. Un fattore che contribuisce all'aumento della domanda di organi è la lunghezza delle liste di attesa per avere un trapianto di persone che ne hanno bisogno urgente a causa di malattia. Gli organi maggiormente offerti dai donatori sono i reni, il pancreas, il fegato e la cornea, in quanto l'espianto e l'impianto sono operazioni di non particolare complessità e non richiedono attrezzature sofisticate e competenze elevate.
I principali paesi esportatori di questo "articolo"
sono l'India e il Pakistan dove secondo l'indagine condotta dall'OMS
ogni anno almeno 2.000 persone vendono i loro organi ad acquirenti o
intermediari senza scrupoli.
In Cina, come emerge dal documentario "Difficile da credere" del
regista Ken Pietra, gli organi di prigionieri vengono espiantati mentre
i pazienti sono ancora vivi. Pietra raccoglie strazianti testimonianze
di ex prigionieri e di un chirurgo che racconta di aver estratto organi
ad alcuni prigionieri mentre erano svegli. Gli fu ordinato di procedere
all'estrazione senza anestesia e di dimenticare quanto visto. La Cina
ha sempre tentato di coprire il traffico di organi che rappresenta un
business da miliardi di dollari, un massacro silenzioso reso possibile
dalla sparizione delle prove. La Commissione contro la tortura delle
Nazioni Unite ha invitato il governo della Repubblica popolare cinese
ad aumentare il livello di rendicontabilità e trasparenza del sistema
di trapianto di organi. Il 12 dicembre il Parlamento europeo approva
una risoluzione di denuncia e condanna della pratica di espianto da
prigionieri di coscienza non consenzienti. La Commissione diritti umani
del Senato approva, a sua volta, il 5 marzo 2014 una risoluzione
sull'espianto di organi da detenuti in Cina.
In Nepal il culto della vendita degli organi si è
diffusa alla fine della guerra civile. Nel maggio 2007, il settimanale
"L'espresso" ha testimoniato che nel centro di Kathmandu, operano
broker dei reni che vendono questi organi a mille euro l'uno,
convincendo i ragazzi della vallata a diventare donatori.
Dick Marty, membro dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa,
ha accusato Hashim Thaçi, primo ministro del Kosovo, di aver capeggiato
una banda mafiosa dedita al traffico di organi, prelevati da
prigionieri serbi, assassinati durante la guerra del Kosovo in varie
località dell'Albania. L'Assemblea Parlamentare di Strasburgo, il 25
gennaio 2011, ha adottato una risoluzione fondata sulla relazione
Marty, con una maggioranza di 166 voti contro 8.
A Kabul, le vittime preferite sono centinaia di bambini, di età compresa fra i 4 e i 10 anni, usati come "prodotto" e poi gettati morti per strada o nei fossati. Non c'è alcuna autorità a cui chiedere conto di questa barbarie ma c'è la memoria della gente di Kabul che ha contato i cadaveri e visto in faccia i ricchi aguzzini arabi e pachistani.
In Albania è stata aperta un'inchiesta su un
presunto traffico di minori, sottoposti a trapianti illegali. Si indaga
sulla scomparsa di duemila bambini trasferiti in Grecia e in Italia per
essere sottoposti a trapianti.
Singapore è il primo Paese al mondo ad aver legalizzato la vendita di organi tra persone ancora in vita.
L'Italia è un crocevia per il traffico di organi denuncia lo "Sportello
dei Diritti". Un fenomeno articolato che riguarda bambini e adolescenti
di entrambi i sessi, provenienti da Nigeria, Romania, Africa e Asia,
coinvolti in forme di sfruttamento. Un'inchiesta francese ha rilevato
come l'Italia sia un bivio di questo commercio: migliaia di bambini
scomparsi, vicende umane, tragedie occultate dai mass media. La lotta
contro questa forma di criminalità non è ancora affrontata a livello
globale perchè sottovalutata dalle autorità. Esiste un mercato occulto,
protetto da apparati statali di vertice.
La donazione di organi in Italia è lecita solo come
atto gratuito, soggetto ad una legislazione che regolamenta gli atti di
disposizione del proprio corpo e non permette la vendita nè l'acquisto.
Un tentativo di combattere il fenomeno è rappresentato dalla
Convenzione firmata dall'Italia e da altri 13 Paesi. Tale Convenzione
rende il traffico di organi umani a scopo di trapianto un reato penale
internazionale; invita tutti i Governi a stabilire come reato il
prelievo di organi sia da cadavere che da vivente; prevede misure di
protezione e risarcimento delle vittime e colpisce le figure
professionali che si prestino a tale pratica. La Convenzione del
Consiglio d'Europa è stata approvata dal Comitato dei ministri il 9
luglio 2014. Il testo sarà aperto alla firma degli Stati membri del
Consiglio d'Europa, di Stati terzi e dell'Unione europea. Per l'entrata
in vigore è richiesta la ratifica di 5 Stati di cui almeno tre membri
del Consiglio d'Europa e per la sua corretta attuazione è prevista
l'istituzione di un Comitato ad hoc.
Da soli possiamo fare così poco; insieme possiamo fare così tanto (Helen Keller scrittrice)
- Marinelli Giuseppina - Collaboratrice Criminiseriali