CRIMINISERIALI.IT

PRESENTAZIONE

CRIMINISERIALI.IT è un sito a scopo divulgativo,riguardante,a dispetto del nome, non solo i fenomeni di serial-crime, ma tutto ciò che abbraccia la criminologia e lo studio della criminalità.   [ read more ]

Centro Studi & Ricerche in Psicologia Clinica & Criminologia

Costituitosi nel 2007 con sede in Napoli, il Centro Studi promuove iniziative di Formazione e Ricerca inerenti le Scienze Criminologiche e Forensi. [ read more ]

Links

Pagina Facebookseguici su Facebook

links e siti partnerLinks e Siti Partner

HOME   ARTICOLI   EVENTI  BOOKSHOP   CONTATTI

MURDER/SUICIDE (Omicidio/Suicidio o Suicidio allargato) Considerazioni Criminologico-Scientifiche e Psicosociali 
a cura del Dott. F.Delicato 

Ultimamente sono balzati agli onori delle cronache numerosi casi in cui una persona (in genere Uomo, pater familias) in un gesto estremo uccide la propria compagna e la loro prole, per poi tentare, spesso riuscendovi, il suicidio.
Numerose testate giornalistiche nei vari Media riportano tali notizie, per la maggior parte definendoli erroneamente "Raptus" oppure "Femminicidi"
o ancora "Gesto di un Folle" etc. .
La questione purtroppo è molto più complessa ma sopratutto va affrontata in maniera scientifica e da un punto di vista Psicologico e Criminologico!
Sedicenti esperti che innegiano a leggi più repressive, o invocano allarmismi fomentando l'opinione pubblica sostenendo che sia un fenomeno in crescita, se non addirittura una emergenza in cui c'è ssoluto bisogno di task force non meglio identificate, non solo ignorano il fenomeno in sè , ma altresì creano solo confusione su confusione.
Senza pretesa di esaurire l'argomento in queste brevi righe e con i seguenti articoli scientifici, si proverà quantomeno a delineare alcune informazioni in merito al fenomeno ricavate dalla ricerca scientifica.
Innanzitutto , così come per l'omicidio ai danni di Donne in quanto ex compagne o similari, i dati Italiani (ed in molte altri stati occidentali) rilevano che non c'è alcuna "Emergenza" con aumento esponenziale del fenomeno; per fortuna in confronto ai decenni scorsi il fenomeno è stabile; anzi è lievemente in calo in maniera altalenante. Questo dato è comunque significativo, nella misura in cui mentre il numero totale di omicidi in Italia dal '90 ad oggi è sensibilmente diminuito, i sottoinsiemi di queste due speciali tipologie sono invece alquanto stabili.
Ciò vuol dire che non bisogna smettere di lottare per contrastare questi fenomeni, ma che, a onor del vero, non c'è alcun aumento!
Tornando esclusivamente all'Omicidio/Suicidio, di nuovo i dati scientifici ci vengono in supporto;
Sebbene nella maggioranza dei casi tale fenomeno vede come autore un Uomo, vi sono alcune eccezioni in cui è la donna a commettere tale gesto; In quiesti casi però, spesso (se non sempre) la Donna non uccide il proprio compagno, ma solo la prole per poi suicidarsi. In queste casistiche spesso ritroviamo una patologia psichica specifica ovvero la "Sindrome di Munchausen per procura".
Anche nel caso "classico" in cui è il pater familias ad uccidere moglie e figli per poi suicidarsi, un fattore di rischio, come possimo vedere nel seguete articolo pubblicato sul "The Journal of the American Academy of Psychiatry and the Law" nel 2009 , è la Salute Mentale del Soggetto; infatti in tale articolo viene delineato un vero e proprio profilo : Uomo di mezza età, con una separazione recente o in via di separazione, sintomi depressivi, e facile accesso ad un'arma da fuoco. Oppure altro profilo delineato è : Uomo in età un pò più avanzata, primary caregiver di del coniuge con grave malattia debilitante, Depresione e facile accesso ad armi da fuoco.

[articolo in Pdf clicca sull'immagine]

murder suicide a review

Altri fattori di rischio, considerati nel seguente articolo "Man who murder their families" , possiamo ritenere essere il comportamento violento e le violenze domestiche; inoltre l'autore ci propone una interessante riflessione, considerando tale fenomeno in una ottica di Suicidio Anomico (dalla teoria dell'Anomia di Emile Durkheim) il quale occorre quando vi sono cambiamenti radicali e significativi nell'ambiente socioeconomico del soggetto;  Gelles sostiene che " Il suicidio anomico non sia un suicidio motivato semplicemente dalla perdita di tutto il patrimonio, bensì perché le regole del gioco sono cambiate - ciò che si pensava vero sulla propria vita e famiglia si dimostra non più valido". Questo , nel parere di Gelles, unito ad un atteggiamento familiare oltremodo "invischiante" dove la compagna e la prole sono visti come un tutt'uno, come parti di Sè, può delineare tale fenomenologia di Murder/Suicide di tipo Family.

                                         [articolo in Pdf clicca sull'immagine]

murder suicide in family 


Dott. Fabio Delicato
Psicologo, Psicopatologo Forense e Criminologo - CTU e Perito presso il Tribunale di Napoli
Direttore CRIMINISERIALI.IT